Appuntamento con l'ansia

...per non farsi spaventare...

L'ansia fa parte della nostra vita quotidiana e, in genere, rappresenta la normale risposta fisiologica a fattori ambientali stressanti.

Quando queste risposte dell'organismo sono eccessive e immotivate in quanto non legate a fattori oggettivamente stressanti parliamo di disturbi d'ansia. In questo caso, infatti, l'ansia è più intensa, persiste più a lungo e può essere legata a particolari persone, ambienti o situazioni.

Chi soffre di questo disturbo è continuamente preda di uno stato di agitazione e di tensione accompagnato da costante inquietudine e da una preoccupazione cronica, incontrollabile, per qualsiasi genere di circostanza o di attività. Ne può risultare compromessa la qualità di vita e, se non riconosciuto e curato, il disturbo d'ansia generalizzato può protrarsi per molti anni riacutizzandosi nei momenti di maggiore stress; può anche dare origine ad attacchi di panico.

Non deve stupire il fatto che manchi una causa specifica o un elemento scatenante, perché questo disturbo ha, come anche altri, la caratteristica di non poter essere ricondotto a un motivo esterno che lo giustifichi: si tratta di risposte comportamentali apprese sulle quali la terapia psicologica può intervenire per aiutare la persona a riconoscere il proprio stato e a porvi rimedio gestendo la propia vita e non facendosi gestire.

 

"...Come previsto, crisi di ansia.
L'ansia si distingue dalla tristezza, dalla preoccupazione, dalla malinconia, dall'inquietudine, dalla paura o dalla rabbia per il fatto di essere priva di oggetto.
Un puro stato nervoso dalle conseguenze fisiche immediate: oppressione al petto, fiato corto, nervosismo, goffaggine (rotta una tazza preparando la colazione), accessi di rabbia dei quali può fare le spese il primo venuto, imprecazioni soffocate che ti avvelenano il sangue, nessun desiderio e i pensieri corti come il fiato.

Impossibile concentrarsi, dispersione assoluta, accenni di gesti, accenni di frasi, accenni di riflessioni, niente arriva fino in fondo, tutto rimbalza verso l'interno, l'ansia rimanda sempre al cuore dell 'ansia.
Non è colpa di nessuno - o di tutti, che poi è la stessa cosa.
Scalpito dentro di me, accusando la terra intera di non essere che me.
L'ansia è un male antologico.
Che cos'hai? Niente! Tutto!
Sono solo come l'uomo!..."

[Daniel Pennac, Storia di un corpo, Feltrinelli, 2012, pag. 173]

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